Varici pelviche, sindrome di congestione pelvica
Autore:Varici pelviche sono le vene varicose si manifestano come dolore nella zona pelvica o basso addome. Si tratta di una condizione che è noto della sindrome congestione pelvica.
Dolore pelvico è un dolore sordo, pesante, intensità e durata variabili e, spesso, spesso peggiore nel periodo premestruale. I sintomi di varici pelviche intensificare in tempo per praticare rapporti sessuali, l'esercizio fisico, come camminare e anche il sollevamento di carichi pesanti.
La principale causa di varici pelviche, come dicono gli specialisti Angiologia e Chirurgia Vascolare, è attribuito alla espansione e alla successiva incompetenza vena ovarica. Tuttavia, non tutte le donne con ovariche vene dilatate o varicose hanno la sindrome di congestione pelvica. Circa il 10% della popolazione ha dilatato le vene senza sintomi che suggeriscono la diagnosi.
Questa malattia colpisce soprattutto le donne che hanno dato vita a più di una occasione.
Come vengono diagnosticati varici pelviche
Per diagnosticare varici pelviche, è necessaria la presenza di dilatazione della vena ovarica. Tuttavia, questo non è sufficiente per la diagnosi, poiché non vi è consenso sulla soglia ottimale del diametro della vena ovarica come misura valida per la sindrome di congestione venosa.
I metodi più comunemente usati sono diagnostica non invasiva eco-Doppler transvaginale e transaddominale. Altre tecniche di imaging sono utilizzati anche come il CTA e MRA, ma la conferma della diagnosi di questa condizione è ottenuta mediante flebografia pelvica inoltre permette di eseguire il trattamento embolizzazione sul posto.
Il trattamento delle varici pelviche
Varici pelviche possono essere trattati con tecniche diverse. Da un lato, la sindrome da congestione pelvica può essere trattata con FANS. Questo trattamento è una alternativa a breve termine perché riduce i sintomi, che sopprime il dolore.
È inoltre possibile eseguire un trattamento endovascolare eseguendo una embolizzazione selettiva. Questo è un miglioramento clinico in pazienti tra il 73% e il 92% dei casi. Il vantaggio principale di questo trattamento è che è una tecnica minimamente invasiva che può essere eseguita su una base ambulatoriale.
Infine, ci sono procedure chirurgiche come l'isterectomia e ovariectomia bilaterale con ormonale sostitutiva, la legatura della vena ovarica con la chirurgia aperta o laparoscopica. Questi trattamenti vengono eseguite solo in casi di pazienti che, dopo aver superato i suddetti trattamenti non invasivi, non hanno avuto successo.